venerdì 6 gennaio 2012

A RUOTA LIBERA...

Eccomi qua, ad esternare piccoli frammenti di vita che mi appartengono... o forse no... farò il solito monologo senza testa né coda a cui siete abituati... Già... Perché quando mi va di scrivere lo faccio così , senza nessun filo logico, senza programmare nulla... Senza avere un'idea di cosa scrivere e perché...
Stasera piove qua, è una serata parecchio ventosa tra l'altro, ma non rinuncio alla mia finestra aperta che come ogni sera mi fa sentire parte di quello che c'è fuori... è brutto pensare di stare in casa e non appartenere a tutto quello che sta fuori... d'altronde le case sono il nostro riparo, i nostri nascondigli, molti diranno i luoghi che ognuno si sente propri...
Io non ho mai avuto problemi ad ambientarmi in nuove case, mi son sempre bastate piccole cose per sentirle mie, una finestra da cui poter sbirciare durante le notti insonni o che mi serva da spiraglio per cambiare l'aria... Sapete, non so se vi è mai successo, ma vi è capitato di entrare più d'una volta in una casa e sentirne sempre il solito odore, così da affibbiarglielo come marchio di riconoscimento?
A quanti di voi è capitato di entrare in una casa a voi nota e sentirne quell'aria familiare, captare proprio quell'odore?
Beh... vi potrò sembrare fuori dal normale ma io non ho mai sopportato di entrare in una casa riconoscendo sempre lo stesso odore, lo stesso calore... Mi sa, come dire, di stasi... Come se in quella casa non avvenisse nulla di diverso, cambiano gli umori, le giornate, ma quell'odore è sempre lì pronto ad accoglierti...
No, cari miei, preferisco la sorpresa...l'evoluzione...l'aria che circola in casa anche durante le più brutte e tempestose giornate riattivando quel flusso di vitalità che era stato buttato fuori chiudendo i collegamenti con l'esterno...
Non riuscirei mai ad abitare in una casa senza finestre, chiusa al mondo...
Che strane sensazioni oggi... mi sento quasi trasportata dalla brezza che mi sfiora la nuca su un'altra dimensione... ma quant'è bello lasciarsi trasportare... si possono fare dei viaggi incredibili... puoi decidere se abbandonarti alla malinconia, alla nostalgia, all'oblio o scrutare nuove realtà... nuovi frammenti di sogni... basta veramente poco per riuscire anche di notte a volare dove più desideriamo... come vogliamo... abbiamo un dono meraviglioso che è la nostra fantasia, i nostri pensieri... ma li utilizziamo così poco per stare bene... 
Quando si pensa ad una testa piena di pensieri, sovente ci vengono in mente cose negative... Ma usciamo da questi schemi, non è detto che i pensieri devono essere solo cose negative, o frutto di preoccupazione... Cerchiamo di rilassarci... qualcun altro direbbe liberiamo la mente... Io vi dico no!
Riempiamola sta mente! Ma non come siamo soliti fare... Alziamoci domani con la testa piena di pensieri, ma di pensieri positivi...di viaggi...di brio...di felicità... Anche di quello si può riempire... Vediamo come ci si può sentire dopo un giorno in cui tutte la negatività che ci gira attorno non tange la nostra giornata... Quanto sarebbe bello se ognuno di noi almeno per un'ora al giorno riempisse la testa di positività... Saremmo tutti più belli... Sì più belli... E un'altra cosa che mi va di dirvi, amo veder sorridere la gente, mi riempie il cuore... Sorridiamo di più... Dispensiamo sorrisi e amiamoci di più... Non sono cattivi consigli... Catturatelo qualcuno o tutti, come volete, e fateli vostri... E chissà forse domani alla stessa ora qualcuno di noi si sveglierà con lo stesso sorriso in un punto differente del pianeta, ma con la stessa consapevolezza... Questa è vita... Per stasera è tutto...Vi saluto mettendo per prima io in atto i miei stessi consigli e iniziando a cancellare le negatività accumulate...
Alla prossima,

                          Joy


giovedì 5 gennaio 2012

Ai posteri l'ardua sentenza e a chi ci ha preceduto la mia riconoscenza

Le anime hanno un loro particolar modo d'intendersi, 

d'entrare in intimità,

 fino a darsi del tu,

 mentre le nostre persone sono tuttavia impacciate nel commercio delle parole comuni,

 nella schiavitù delle esigenze sociali.

 Han bisogni lor propri e loro proprie aspirazioni le anime,

 di cui il corpo non si dà per inteso, 

quando veda l'impossibilità di soddisfarli e di tradurle in atto.

 E ogni qualvolta due che comunichino fra loro così, con le anime soltanto,

 si trovano soli in qualche luogo,

 provano un turbamento angoscioso e quasi una repulsione violenta d'ogni minimo contatto 

materiale,

 una sofferenza che li allontana, 

e che cessa subito, non appena un terzo intervenga.

 Allora,

 passata l'angoscia,

 le due anime sollevate si ricercano e tornano a sorridersi da lontano. 


E anche stavolta ho preferito comunicare una mia piccola e tenera emozione attraverso le parole di un mio illustre conterraneo, spero sprigionino in voi lo stesso piccolo ma intenso piacere che mi ha rapita leggendolo... Stasera è lui che vi saluta...

LUIGI PIRANDELLO